Sport – Le Migliori/Peggiori scuse per giustificare l’essere positivi al doping

Articolo preso da http://www.chiamarsibomber.com/

Dal dentrificio al nandrolone alle fettuccine killer, abbiamo cercato di raccogliere le 10 scuse più divertenti utilizzate dopo un controllo antidoping.

– LaShawn Merritt (atletica). E’ risultato positivo a uno steroide nel 2009. Ha affermato di avere utilizzato un prodotto utile ad aumentare le dimensioni del pene, causa dei valori alterati del sangue;
– Dieter Baumann (atletica). Risulta positivo al nandrolone. La sua difesa sostiene che la sostanza si trovava nel dentifricio utilizzato dall’atleta, appositamente iniettato da qualcuno con una siringa;
– Mariano Hood (tennis). Nelle urine del doppista argentino Mariano Hood venne trovata la finasteride. A suo dire, si trovava in un prodotto utilizzato per contrastare la caduta dei capelli.
– Lenny Paul (bob). Il campione di bob cercò di giustificare gli alti valori di nandrolone dicendo che la sostanza si trovava nel macinato di carne usato per il ragù consumato il giorno prima.
– Daniel Plaza (marcia). Nel 1996 tirò in ballo la moglie, in stato di gravidanza, con la quale ebbe un rapporto orale che lasciò tracce di nandrolone.
– Petr Korda (tennis). Positivo al nandrolone nel 1998 dopo aver vinto l’Australian Open, il ceco si è difeso sostenendo di avere consumato grandi quantità di carne di vitello allevato con anabolizzanti
– Justin Gatlin (atletica). Nel 2006 è risultato positivo al testosterone: si è difeso accusando il massaggiatore, con cui avrebbe avuto uno screzio, di avere utilizzato una crema al testosterone.
– Richard Gasquet (tennis). Nel 2009 riceve una squalifica di 2 anni per cocaina. Si difende dicendo che in discoteca avrebbe baciato una ragazza che aveva assunto la sostanza. Gli credono.
– Mark Bosnich (calcio). L’australiano è positivo alla cocaina nel 2002. Si difende sostenendo di averla assunta per sensibilizzare la moglie, la modella Sophie Anderton, che ne è grande consumatrice.
– Angelo Peruzzi e Andrea Carnevale (calcio). Nel 90′ furono beccati per avere usato stimolanti (Fentermina) e cercarono di convincere i giudici del calcio e l’ opinione pubblica affermando di avere assunto il «Lipopil» per smaltire velocemente una scorpacciata di fettuccine a casa del portiere la sera prima; per la cronaca il Lipopil veniva utilizzato anche come stimolate in alcune diete ipocaloriche.

Ultimo ma non ultimo, il Borriellone nazionale: dopo le analisi effettuate al termine di Milan- Roma nel 2006, risulta positivo a prednisone e prednisolone, sostanze presenti nel cortisone. L’attacante, ai tempi alla corte di Carlo Ancelotti, non ci sta e chiama in causa l’ormai ex fidanzata Belen Rodriguez: la showgirl soffriva infatti di un’infezione vaginale ed utilizzava una pomata a base di cortisone. A causa del frequente contatto fisico, l’attaccante sarebbe stato contagiato dalla medesima infezione e l’ utilizzo della stessa crema della fidanzata avrebbe alterato i valori risultanti dalle analisi.

A nulla è valsa la difesa di Borriello, che in seguito è stato condannato a 3 mesi di squalifica.

Dite quello che volete…ma ogni pertugio di Belen resta comunque ILLEGALE !!!!

 

Di Pekkle

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